PRIMA IL NORD UN CAZZO! lettera al ministro Garavaglia

vvCaro, ministro Garavaglia,
le scrivo queste poche righe, per dirle, da calabrese, che condivido anch’io, lo slogan che con orgoglio pubblicizza in verde padania sul suo sito personale.
PRIMA IL NORD
E mancu li cani ca chi è?!, direbbero dalle mie parti.
Invece è così.
Prima il Nord, perchè è giunta l’ora, che vi facciate avanti per primi, gli altitaliani, per rendere, come si conviene, al Sud, tutto ciò che gli è stato portato via. I sacrifici, la libertà e il lavoro.
Prima il Nord, e dice bene, perchè è proprio a quelle terre che tocca inchinarsi per prime ai lavoratori del Sud. Che ai padroni hanno prestato sempre i loro talenti, industrializzando con dovizia il Settentrione.
Prima il Nord sì, perché è proprio a quelli come lei, che tocca per primi, dire la verità sul mio Sud. I patimenti, le ruberie, l’odio, i pregiudizi …
Ma se ci penso bene…, prima il Nord un cazzo, signor ministro!
E glielo dico con il cuore. Da terrona, quale sono.
E glielo dico soprattutto ora, in questo momento triste e buio per tutto il paese, in cui la mia gente è particolarmente stanca di essere rilegata costantemente in un solo pezzo dello stivale, come se per il resto della Nazione non esistessimo affatto.
Basta. Basta. E ancora basta.
Si ponga fine alla dualità tra Nord e Sud. L’Italia è una terra cucita tutta d’un pezzo. Non va frazionata. Lo stivale è una calzatura che oltre al piede copre la caviglia e la gamba. E non si indossa mai senza il tacco, o senza la punta, o il gambale. Lo stivale, è un pezzo unico. Altrimenti si scelga una scarpa… E l’Italia non lo è!
Se le ricorda le paludi del Nord lei, ministro Garavaglia, lì dove grazie alle braccia dei nostri uomini sono nate le prime industrie? E le fabbriche, quelle che si sono fatte grandi con la manovalanza meridionale, se le ricorda tutte pure quelle? E le famiglie del Sud, a cui voi settentrionali, affittavate appena le porcilaie, perché le case ai meridionali “no”, arrassusia -manculicani, se le ricorda?
Tutta roba stolta e sudicia di Meridione di cui però vi siete serviti e lo fate ancora. E allora dico, forse non è meglio tacere? E magari navigare responsabilmente in ambo le direzioni, piantando tutti assieme, su ogni fianco della penisola, un’unica bandiera? O no?
È facile lavorar d’effetto, come i massimi scapigliati, facendo proclami di orgogli, gridando: PRIMA IL NORD, e poi “fuori dal culo mio dove piglia piglia”. Non è vero, signor ministro? Ma si dimentica però, che quel culo lì, lo abbiamo sempre parato noi. Quelli del Sud, che di starcene con le mani in mano non ce l’abbiamo fatta mai. E pure a perdere ci siamo sempre dati, e ancora ci diamo per la verità, anima e corpo.
Quando il Nord, per esempio, arriva quatto quatto al Sud, stanco e provato, quaggiù trova sempre una casa in cui stare. E anche se sconosciuta, è una casa che lo aspetta.
Allora, PRIMA L’ITALIA, Garavaglia. Non vedo slogan migliore che possa attrarre a sé tutte le folle possibili. E a un buon intenditore di “Turismo”, poche parole bastano.
Auspico dunque, che da domani, sulle sue pagine, ma soprattutto nel suo cuore, vi sia una sola parola d’ordine e un unico proclamo: PRIMA L’ITALIA.
Augurandole un proficuo lavoro per il bene paese, da Nord a Sud, con viaggi di andata e di ritorno, cordialmente la saluto
Giusy Staropoli Calafati
la calabrese

PRIMA IL NORD UN CAZZO! lettera al ministro Garavagliaultima modifica: 2021-03-11T09:39:50+01:00da giusystar99
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