LETTERA AL PRESIDENTE RENZI: LA CALABRIA NON È COME IL VENETO!

Matteo Renzi alla Calabria: “se fosse come il Veneto sarebbe tutto risolto…”

Carissimo Signor Presidente, sono io, Giusy la calabrese.
Volevo in breve, ma tanto in breve, in breve assai, in brevissimo appunto, dirle io il perché la Calabria non potrà mai essere come il Veneto (e il Veneto mai potrà diventare come la Calabria).
Vede: “una mamma (Calabria) fa per cento figli, cento figli (politica italiana) non fanno per una mamma (Calabria)”.
Alla Calabria avete spolpato l’osso ed il mastrosso. Le sono state inflitte piaghe mai risanate. L’avete devastata con la mala politica, i soprusi, le ingiurie. ve la siete giocata ai salotti dei mangia franchi, e per chissà quale piglio, le avete sempre addebitato il carico pieno, ciclico e continuo dell’emigrazione. Le avete tolto i padri, afflitto le madri. Le avete rotto la noce del collo a tradimento, con le colpe, i pregiudizi, i preconcetti. Le avete aumentato le distanze. Abortito i ventri gravidi. L’avete incarognita, l’avete!
Quaggiù, venite, tirate le pietre, e poi partendo, nella strada del ritorno, nascondete la mano. Quaggiù, caro il mio Presidente, non ci sono marionette, e neppure i burattini di Collodi. Non ci sono voti e schede elettorali. Qui, ci sono uomini. Numeri infiniti di uomini capaci, ingegnosi, dotti. Quaggiù ci sono menti, che nel più bello, (e voi sapete come), vi fottete. E a chi resta promettete terre marge e mari di morti.
Guardo il mio Tirreno, penso allo Ionio, e non più pesci guizzare vedo, ma corpi. Corpi fragili, senza speranza. Mattanze di carni lamentose, e noi qui, a lavorare mettendo croci, per comporre i cimiteri dell’acqua.
La ‘ndrangheta? Beh!, la ‘ndrangheta non è la causa, ma l’effetto più devastante di un’Altitalia che si sciacqua i cenci con l’acqua degli Dei, e poi li maledice.
Venga signor Presidente. Venga quaggiù con tanti viaggi: in automobile, in treno, e pure in pullman. Badi bene, che quando sarà a percorrere la Salerno-Reggio, le toccherà d’uscire a Laino Borgo. È qui che si fanno i rafting più avventurosi che possa immaginare.
Poi segua fin giù giù. Vediamoci a Capo Spartivento. Due chiacchiere. Giuro, soltanto due, perché nel viaggio di ritorno, possa ricordarsi di una terra bella, che è stata, ed è, la NOSTRA prima Italia.
Ad maiora presidente.
Giusy Staropoli Calafati (la calabrese)

LETTERA AL PRESIDENTE RENZI: LA CALABRIA NON È COME IL VENETO!ultima modifica: 2015-05-06T17:17:11+02:00da giusystar99
Reposta per primo quest’articolo
Questa voce è stata pubblicata in calabria e contrassegnata con , , , , . Contrassegna il permalink.

15 risposte a LETTERA AL PRESIDENTE RENZI: LA CALABRIA NON È COME IL VENETO!

  1. franco3231 scrive:

    Ma quale “ad maiora presidente”! semmai “a chi te morto presidente” Giusto per essere cordiali . Ho 50 anni e per poter dare da mangiare ai miei figli e garantirle un futuro dignitoso sono stato costretto ad emigrare in una parte del mondo devastata dalla guerra (Iraq) da un anno e 4 mesi non vedo i miei figli e poi leggi queste dichiarazioni , da un pezzente figlio di puttana bugiardo e insolente.Bastardo!

    • ariella7 scrive:

      Buonasera Franco3231, mi dispiace farti notare che nella tua “arrabbiatura” hai commesso un errore che ritengo grave, ovvero hai dimenticato di aggiungere “figlio di padre sconosciuto” che è implicito nella dichiarazione pezzente figlio etc etc, ma non si sa mai, con questa gente è sempre meglio precisare.
      Saluti

  2. pauldgl4 scrive:

    Bravissima questa è la calabria e noi siamo fieri di essere calabresi .

  3. anthony.reale scrive:

    Carissima: Giusy Staropoli Calafati (la calabrese)
    Io sono: Anthony Reale (il Calabrese)
    Voglio soltanto dire che la ammiro è non mi interessa parlare con un (perdonatemi per la volgarità) coglione pieno di acqua bugiardo come il nostro primo ministro preferirei molto di più conoscere e parlare con lei. GRAZIE http://www.casalelimonaci.com

  4. franx79dgl scrive:

    Brava Giusi condivido in pieno il tuo pensiero, dovremmo essere in tanti come te e soprattutto uniti, ri prendiamoci la nostra bellissima e martoriata Calabria, troppo lontano forse è il giorno in cui la vedremo splendere come un diamante quale è. .. Francesca (la calabrese)

  5. figliditalia scrive:

    Tutto quanto è stato detto, lo condividiamo in pieno. Inoltre, dissentiamo, soltanto, del fatto che: “lavar la testa all’asino, si perde acqua e sapone”, ed, ancora: “non ragionar di loro, ma guarda e passa”. Spesso, si sprecano, inutilmente, parole e tempo, come per esempio, pretendere di parlare di miracoli col diavolo, parlare del diavolo con Gesù Cristo ed ancora (questo pare sia il colmo), ostinarsi a considerare, addirittura, “PERSONE”: sagome umane fatte di sterco di cavallo putrido! (A scanso di equivoci, ogni riferimento a luoghi, a fatti, a eventi, a persone, a cose è puramente casuale).
    Figliditalia è con voi, anche voi siete, certamente, veri figli d’Italia. Uniti vinceremo, la vostra partecipazione, fra noi, sarà, certamente, cosa, da noi, molto gradita.

  6. freya8 scrive:

    rispondo a Giusi , bella la tua lettera ,peccato che la scrivi solo adesso , Renzi ha solo la colpa di aver detto , che la Calabria non è come il veneto, ma questa lettera andava inviata tempo fa. a quelli che non hanno mai fatto niente per il sud , Renzi è presidente da un anno , in un anno non si fanno miracoli , non li hanno fatti nemmeno quelli che stavano al governo da 20 anni .

    • galcar1 scrive:

      Ma cosa dici, RENZI HA SOLO DETTO …… , hai la testa imbottita di sterco rosso, non vedi al di là del tuo naso, questo buffone bugiardo ed imbroglione ha offeso una intera regione e tu dici “HA SOLO DETTO”, ma per sentirti offeso/a doveva chiamare per nome tutti i calabresi, che sono come tutti gli abitanti del sud, sfruttati e gabbati ogni santo giorno.
      Vergognati !!!!!!!

  7. severino56 scrive:

    Carissima giusy, sono colpito ed ammirato dalla tua lettera, ma devi sapere che è scrittura sprecata,a renzi della nostra calabria non gli interessa , perchè non produce, ed adesso con la crisi interessano soltanto realtà , che possono tornare a crescere, per quanto riguarda la calabria purtroppo devo dire che la colpa della situazione in cui versa, è della politica calabrese, pensa a tutti gli sprechi ed i furti che ci xono stati,pensa alla legge 488 , hanno mandato un sacco di soldi per creare opportunità di lavoro, ora ci ritroviamo solo capannoni vuoti,cocludo dicendo la calabria diventerà qualcosa di meraviglioso solo nel momento in cui il calabrese cambierá

    • dario1244 scrive:

      La Calabria non è che non produce, non la fanno produrre e ti spiego in poche parole cosa hanno fatto questi politici se così si possono chiamare. Io vivo nelle zone del crotonese dove la situazione è peggiorata di anno in anno. Ecco una breve lista di cose che hanno fatto per uccidere la nostra economia:

      1) Ho amici che hanno ereditato aziende di allevamento bestiame e produzione latte, i quali si sono visti dimezzare gli introiti a causa delle normative europee che gli imponevano una produzione limitata, hanno dovuto buttare quintali di latte per non essere multati ed abbattere bestiame.

      2) Se prima davano contributi per la coltivazioni dei cereali, adesso li danno per lasciare il terreno incolto, bloccando quello che era una fonte economica di molte famiglie che lavoravano nella catena dei cereali.

      3) Anni fà veniva offerto ai proprietari di vigneti del denaro affinchè tagliassero le proprie vigne, i quali non sostenuti da nessun consorzio e/o cooperativa hanno accettato ( la parola cooperativa purtroppo in Calabria non esiste in quanto a farle ed a essere sostenute sono sempre le persone sbagliate).

      4) A Crotone esisteva la cellulosa 2000, una fabbrica che produceva e riciclava carta, aveva brevetta un sistema che recuperava tra il 95-98% della carta riciclata, hanno pensato bene di darla in gestione ad un imprenditore del Nord che dopo aver preso i soldi per il potenziamento ne ha decretato il fallimento, con conseguente licenziamento di molti operai. ( ti potrei parlare anche della Pertusola Sud, ma quella è una storia molto lunga)

      5) Sempre sulla costiera crotonese, l’ eni estrae il 15% del consumo nazionale di metano, sia per uso civile che industriale. Le royalties vengono versati al comune e provincia di Crotone, nonchè alla regione, ma i soldi non vengono spessi per lo sviluppo ne della regione ne della provincia, inoltre l’utente paga a pieno il prezzo del metano per le proprie abitazioni e cosa ancora più grave che la subsidenza creata dall’estrazione rende difficoltosa la vita ai pescatori ai quali venne promesso un risarcimento, che è arrivato in maniera falsata.

      6) tempo fà c’è stato l ‘interesse di alcuni sceicchi di creare un Eurovillage sulla costiera Crotonese a proprie spese che avrebbe garantito migliaia di posti di lavoro, ma gli furono imposte condizioni inacettabili.

      Ci sono molte cose che impediscono alle province e all’intera regione di crescere e sviluppare a partire dai trasporti resi impossibili, da una totale incapicità politca e totale assenza del senso di giustizia per finire al singolo calabrese (per fortuna non tutti) che ancora è ancorato al voto di scambio (cosa che succede in tutta italia), ma per comne è adesso la Calabria questo non può più succedere.

      Io amo tremendamente la mia terra, ma non c’è futuro per me qui quindi penso che andrò via, e mi rammarico devo dire che non penso cambierà qualcosa, in quanto la speranza che avevo sulla nuova classe elettorale, la quale ritenevo più obbitettiva nel voto si è rivelata deludente, in quanto radicata ancora al modo di pensare esistente.
      Ma una cosa bella esiste e che forse ci potrebbe dare speranza, e l’ho notato durante i miei viaggi si in Italia che fuori, quando viene chiesto agli abitanti di Crotone, Catanzaro Reggio , Cosenza ecc…(perdonatemi se non li nomino tutte) la loro provenienza, la maggior parte risponde “sono calabrese”, a differenza degli abitanti delle altre regioni che rispondono per la maggior parte lcon il nome della Città, volendo pensare in modo positivo penso che il Calabrese si voglia identificare nel toto della Calabria e quindi questo mi rende speranzoso che forse un giorno tutti i Calabresi onesti, si alleino creando un movimento culturale e poltico proiettato verso una rivoluzione ed evoluzione regionale sobbalzando e facendo crollare gli odierni poteri.

  8. myblog.it scrive:

    Ciao Giusy

    da quando l’hai scritto, questo tuo post ha ricevuto oltre 35.000 visite da utenti di facebook.

    complimenti! 🙂

    un saluto dallo staff di MyBlog

  9. gianre1207 scrive:

    Cara Giusy noi calabresi dobbiamo smetterla di parlare, perchè non c’è più sordo di chi non vuole sentire. Ci hanno tolto tutto e noi continuiamo a parlare. Poi arrivano gli appuntamenti elettorali e noi andiamo a votare. Si perpetua così all’infinito una situazione di disagio e di abbandono che ci ha fatto precipitare in un baratro. Una sola cosa c’è da fare se la voce dei calabresi deve arrivare forte e chiara: non andare a votare.

  10. giuseppe5165 scrive:

    Cari conterranei, sono anch’io un calabrese, e lo dico senza sbandierare alcun orgoglio campanilistico che in un mondo che, come si dice, è sempre più un villaggio globale, sarebbe forse fuori luogo, nè tantomeno vergognandomi. Sono calabese come potrei essere di qualsiasi altra parte d’Italia o del mondo.
    Quello che però, da calabrese, mi ha stufato è questa nostra propensione al piangerci addosso, al dare la colpa della nostra situazione al Renzi di turno, ed ai vari governi, regionali e nazionali, che abbiamo avuto.
    Purtoppo non abbiamo ancora capito che fino a quando non prenderemo coscienza e non ci assumeremo le nostre responsabilità le cose non cambieranno MAI.
    Sappiamo bene quali sono i mali che ci affliggono, e questi vengono addossati esclusivamente alla “Classe politica”, soprattutto alla “nostra classe politica”.
    Ma chi sono questi politici? Sono marziani piovuti da Marte appunto, o sono persone che vengono dal popolo cui anche noi apparteniamo e che noi abbiamo eletto.
    Sono l’espressione della NOSTRA MEDIOCRITA’, del nostro scarsissimo, per non dire assente, senso civico, sono l’espressione di chi non fà qualche passo in più per buttare una carta nei (rari) cestini, e vi voglio raccontare un emblematico episodio accadutomi l’inverno scorso a Reggio, sul Corso, episodio che ancora mi indigna e mi fà ribollire:
    Era appunto dicembre, una signora elegantemente avvolta nella sua pelliccia, ben truccata, insomma si capiva che apparteva alla “Reggio -bene”(!!!).passeggiava con un’amica. Ad un certo punto la suddetta tira fuori dalla borsette, certamente griffata, il pacchetto di sigarette, prende quella che doveva essere l’ultima e con la massima disinvoltura appallottola il pacchetto e MENTRE PASSA ACCANTO AD UN CESTINO, lo butta disinvoltamente a terra, senza nemmeno farci caso, nè lei nè la sua amica altrettanto elegantemente vestita.
    Amici e conterranei cari, QUESTI SIAMO NOI, non tutti per fortuna, ma la grande maggioranza è così, nelle piccole come nella grandi cose, sia a livello locale, direi ancor di più a livello locale, ed in modo simile a livello nazionale.
    Perchè quindi i politici dovrebbero essere migliori di noi? Quale miracolo li dovrebbe
    investire nel momento in cui siedono su quegli scranni dove li abbiamo insediati noi
    per farli diventare prima di tutto cittadini esemplari e poi politici attenti ed irreprensibili?
    L’amico freya si augura un sobbalzo di dignità che faccia crollare questi poteri, e poi? Siamo sicuri che chi verrà dopo sarà migliore di “noi” sia a livello locale che oltre? Ne abbiamo visti passare di tutti i colori, ma abbiamo visto pure cosa hanno e non hanno fatto.
    Sono invece pienamented’accordo con Severino 56: le cose non cambieranno fino aquando noi non cambieremo, fino a quando non getteremo le cartacce fuori dal cestino, fino a quando non ci parcheggeremo in doppia fila, sui marcapiedi, ostruendo magari anche le rampe per le carrozzine dei disabili, fino aquando non calpesteremo le aiule, ecc.ecc…perchè se non abbiamo la sensibilità e la capacità di fare questi piccoli ma importanti gesti, non acquisiremo quella coscienza civica e civile che ci farà fare il salto di qualità.
    Non voglio sembrare disfattista e pessimista, so che abbiamo grandi doti e capacità che dimostriamo quando onoriamo la nostra Calabria nel mondo in ogni campo, ma porca miseria, perchè non lo facciamo anche e prima di tutto, nella nostra casa comune: LA CALABRIA?..
    Questo è l’augurio che faccio, per me, per i nostri figli e per i nostri nipoti.

  11. vincenzo2375 scrive:

    Cara Giusi .Vivo da 25 anni al nord e nulla voglio togliere alle persone per bene del nord.Ma ti posso assicurare che tutto il mondo e paese.Renzi parla con la bocca di quei politici che nei grandi salotti decidono il destino dei popoli.Si deve vergognare .Dovrebbe chiedere scusa a tutti quei calabresi onesti che tutti i giorni con il sudore della fronte lottano per vivere e mantenere una buona parte di quei politici fannulloni e corrotti che ci rappresentano.Un saluto affettuoso.

  12. tigrillos-49 scrive:

    Sono Veneto e ho rispetto e simpatia per la gente calabrese,ho letto alcuni commenti pubblicati e concordo quasi su tutto.
    Mi permetto di dare un consiglio non aspettate che i vostri problemi li risolva la politica
    ma “rimboccatevi le maniche” ed intervenite lottando in prima persona, invidio il vostro forte carattere e quindi le munizioni non vi mancano, avete una terra straordinaria (sono stato in vacanza nella zona di Sibari) e meravigliosa turismo, cibo e agricoltura secondo me sono le vostre carte vincenti. auguri
    un veneto
    cecchetto luigi

I commenti sono chiusi.