STUDIARE A SCUOLA GLI SCRITTORI ‘CALABRESI’ – DA CORRADO ALVARO A SAVERIO STRATI

giuGiusy Staropoli Calafati, scrittrice, con un genio narrativo sempre più spesso annoverato tra i grandi della letteratura calabrese, dopo anni di lavoro volto alla sensibilizzazione, nelle scuole, dello studio della letteratura meridionale del ‘900, con i suoi più grandi autori, lancia un appello alla classe intellettuale, politica e civile del paese.

“ Gli scrittori calabresi del ‘900, vengano inseriti nei programmi ministeriali per essere studiati nelle scuole dagli studenti italiani”. Sono ormai diversi anni che agli studenti italiani viene proposta una visione viziosa, viziata ed incompleta della letteratura italiana del ‘900. Dopo Verga e Pirandello, riferiti al Sud, secondo le indicazioni ministeriali, quasi nessun altro autore meridionale, benché meno calabrese nello specifico, viene trattato con una presenza ufficiale nei libri di testo. Un errore forse di prospettiva culturale, o anche di approssimazione che pur inconsapevolmente però fomenta l’annoso divario Nord/Sud. Coadiuvata da numerosi scrittori e intellettuali, Giusy Staropoli Calafati è a lavoro su un documento che ufficializzato nei prossimi giorni, verrà presentato, con le richieste sopra citate, ai ministeri di competenza. In primissima battuta alla Regione Calabria, su sui conta per il massimo appoggio e il più ragionevole sostegno.

12118799_971217632940715_5594937670801333163_n“Sono sempre più convinta – dice Giusy Staropoli Calafati – che la letteratura può salvare la Calabria. Nessuno è finito finché avrà un libro da leggere nelle mani. E nei libri degli autori meridionali, sono raccolte le più grandi verità del paese. È lì che sono riportate le giuste indicazioni da seguire per riconquistare in maniera completa e con una visione inequivocabile, da Nord a Sud, la nostra identità. Con sapienza, consapevolezza e soprattutto senso di responsabilità. Per questo ho deciso di elaborare un documento scritto, in cui verranno riportate con espliciti riferimenti ai nostri autori, le ragioni di carattere culturale, morale e civile che impongono di procedere, con ufficialità, al coinvolgimento della scuola dell’obbligo nello studio dei più influenti autori calabresi”.

“Una battuta questa -prosegue – alla quale mi auguro di avere il più convinto e pieno sostegno da parte dei rappresentati dei calabresi sui banchi della Camera e del Senato.
Il professore Walter Pedullà sostiene che quando la politica perde la strada che l’ha resa un fattore di rinnovamento e di sviluppo, ecco che arriva la letteratura e chiede di dire la sua, rivolgendosi direttamente alla vita. “È il nostro turno”!, recita il titolo di una delle più belle opere dello scrittore Saverio Strati. E allora sia.
La cultura è un bene prezioso, collettivo, per cui è necessario ci si ci si spenda tutti e si investa tutto. In altro caso un paese anziché crescere, rischia di rimanere nano. Nicola Giunta scriveva: “iddi su nani e vonnu a tutti nani”. Ma la Calabria, forse più di altre regioni italiane, con le sue menti, le sue eccellenze e i geni immensi della cultura e delle lettere, palesa ormai da tempo un forte desiderio di crescita, che non può più permetterle di rimanere indietro”.

“Un popolo -sottolinea Giusy Calafati – per capirsi veramente deve conoscere i suoi artisti, altrimenti rimane indietro, scriveva Saverio Strati. Per questo, l’assenza dei calabresi nella storia della letteratura italiana novecentesca, diventa un’assenza quasi tragica. Un danno culturale e sociale che non può più essere perpetrato. Gli studenti, mancano ormai da tempo, di un pezzo di storia importante che non può più essere tralasciata alla passione sporadica di qualche buon docente. È sul sapere che si gioca il presente e il futuro di una generazione. Conoscere Alvaro, Strati, Perri, La Cava, Seminara, Repaci, Calogero, Costabile, De Angelis, Zappone e molti altri,potrebbe essere per l’Italia intera una vera chiave di volta.
Mi auguro – chiosa Giusy Staropoli Calafati – che la proposta trovi immediato terreno fertile in Calabria, ma soprattutto nel resto del paese. Direttamente sui tavoli responsabili dell’istruzione dei nostri giovani”.

“Sono già diverse settimane che la scrittrice, attraverso i social, e le pubblicazioni riportate da CalabriaLive, quotidiano digitale con cui collabora da tempo, lancia messaggi di sensibilizzazione sull’importanza della letteratura meridionale e calabrese. L’Italia ha spazi vuoti, con nomi e cognomi, ma soprattutto libri, che tocca alla Calabria colmare. Corrado Alvaro, tra i tanti, non può più aspettare. Gli studenti italiani neppure. C’è un incontro che bisogna subito organizzare. L’invito, a chiunque voglia aderire al progetto, sottoscrivendo il documento, è quello di contattare la scrittrice attraverso i suoi canali social, o direttamente sulla sua e-mail a giusystaropoli@libero.it
La letteratura salverà la Calabria!”

STUDIARE A SCUOLA GLI SCRITTORI ‘CALABRESI’ – DA CORRADO ALVARO A SAVERIO STRATIultima modifica: 2021-05-15T16:12:00+02:00da giusystar99
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