Il mare incalza rabbioso, non ne vuole che sapere, scava ancora, e prepotentemente avanza abbattendo il po’ di molo rimasto. E come se si ammainasse una bandiera, gli occhi vanno a terra e il cuore pure.
**Qui, in questo labbro meraviglioso di mare, nell’aprile del 1783, dopo la malura del 5 di febbraio, che rase al suo la prima città, i contadini di Briatico si erano fatti pescatori, e sempre qui avevano con fierezza, issato fino a Dio, con la bendezione dei Pignatelli, lo stendardo della nuova Briatico e quello votivo alla Madonna. “Issa, Issa!”**
Una rovina difficile da sopportare, che mentre i piedi nudi dei pescatori toccano ancora il mare azzurro d’inverno, commossi, ripensano ai loro sacrifici di una vita, alle mani tagliuzzate dalle reti sulla pelle liscia dei loro figli, alle facce abbronzate dal sole sulla bocca delle loro mogli, alle famiglie tutte intere che da questa parte del molo hanno sempre visto partire e anche aspettato i loro padri.
Ma io non posso permettere che accada. Noi non possiamo lasciare che succeda. Abbiamo una storia e una dignità da difendere.E poi, Briatico è nostra, di nessun altro.
Dobbiamo farci sentire. DOVE SEI BRIATICO?
Quello “speriamo bene” che sento carico di rassegnazione mi fa paura. Orgoglio ne abbiamo? E coraggio? Identità? E senso dell’appartenenza?
Siamo chiamati tutti.
Dobbiamo pretendere che in tanti vengano a vedere, e per noi, e con noi, ridare a questo scorcio di terra e al lavoro dei pescatori, la dignità che è degli uomini. E secondo tutte le leggi.
Ai politici e ai politcanti, ai cittadini, ai professori, alle istiuzioni, agli amanti e alle carriere ormai fatte, ai titolati di buon parttito e ai pennacchi che comandano i bottoni, a chiunque possa fare qualcosa, con il cuore in mano dico, non lasciateci soli. Aiuateci a ricostruire e noi sorrideremo.
Tutto questo mentre sogno di portare Briatico alla BIT, un giorno…
Giusy Staropoli Calafati
Calabrese briaticota per sempre
APPELLO N. 2 BRIATICO/ LA MARINA/ IL MOLOultima modifica: 2020-02-11T12:21:33+01:00da
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