FORZA CALABRIA

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La politica non è una cosa approssimativa. Anzi, a dirla tutta non è proprio una cosa. La politica è una delle forme più alte di cultura e senso di responsabilità verso tutti che però non è per tutti. Il fare politica è una cosa seria. Una forma gestionale che pone il suo tutto a favore della comunità sociale, e si muove secondo i valori della collettività adottando la pratica del tutto per gli altri e niente per se. È a dir poco, una forma di umanità possibile. Una formula che però non si traduce in concretezza e fattibilità all’interno della società attuale. Così che il mondo ci scivola tra le mani.
La politica italiana è una maledetta orgia della vergogna. Quella calabrese, uno zimbello tragicomico. Così che soffre Venezia, ai primi colpi di autunno; piange Licata che precipita in mare; urla Matera che si affoga tra i sassi, e oggi bestemmia la mia Calabria subissata dal fango.
Decenni di malagestione, fondi deviati, corruzione dentro e fuori porta. Anni in cui porci a due zampe hanno ridotto a una zimba vera e propria il nostro paese.
Non è bastata la vita di Stefania Signore, e dei suoi due bambini, travolti dal fango della terra, l’anno passato?
Ma che volete di più? Vi siete presi tutto, e ora che l’acqua che il cielo ha diritto di far venire giù come vuole, si prende semplicemente il suo spazio, urlate: – Allarmi, allarmi!
Ma non vi sono nemici in arrivo. Sempre e solo voi. Che prendete e non date. Che non pensate al poi, trascurate il prima e vi piangete il durante.
La Calabria sta cadendo a pezzi. Strada per strada, ponte per ponte, galleria per galleria, uomo per uomo. Giù come soldatini le sue bellezze. La grecità, i principi, i canti…
I fiumi esondano all’impazzata, la terra scivola e gli uomini muoiono.
Non ci salveranno le allerte e neppure gli stati di calamità naturale. Le colpe sono cose troppo grandi. A lungo andare schiacciano come macigni.
Dunque siate uomini, con tutti i sentimenti del cuore, nelle vostre opere. Siate responsabili e lungimiranti nella cosa pubblica. Non arruffate, non imbrogliate…
Operate in prevenzione.
Non aspettate che il Sant’Anna esondi, o che la strada delle Serre crolli… o che torni il 3 luglio un’altra volta ancora.
Pulite gli argini delle strade, liberate le cunette strozzate con violenza dalle erbacce selvagge, liberate gli alvei dei fiumi dai detriti e dalle masse erbose che ostruiscono il passaggio naturale dell’acqua, fate manutenzione al territorio al posto dei pranzi e delle cene nei locali, mettete in sicurezza le scuole, riabilitate e con urgenza la figura del cantoniere, che era si, l’angelo della strada.
L’acqua si prende solo ciò che è suo… La natura non è matrigna. Il rispetto è questione di reciprocità. Tra gli uomini e e le cose del creato. Ricordatelo nei vostri comizi elettorali, nelle vostre propagande di partito. Non siate subdoli, i territori e la loro sorte sono il riflesso preciso della vostra opera.
Solo dopo aver fatto tutte queste cose, chiamatevi pure politici, amministratori, uomini e donne di responsabilità. Perché, cari signori, sapevatelo, le cose non accadono sempre tanto lontano da noi. A volte succedono davvero troppo vicino. A noi praticamente.
(Giusy Staropoli Calafati)

FORZA CALABRIAultima modifica: 2019-11-21T10:36:07+01:00da giusystar99
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