LA LEGGE BACCHELLI A SAVERIO STRATI

 

Qualche tempo fa’ dopo le indiscrete discussioni, riflessioni e domande poste su Saverio Strati trattate anche su questo blog con uno spazio dedicato piu’ volte e  volutamente allo scrittore, oggi e’ con orgoglio che si ritorna su quella figura di uomo calabrese e scrittore. Ebbene si’, spenti i riflettori su Saverio Strati , chiuso il sipario dove ando’ in scena lo Strati e le sue glorie come grande scrittore del panorama letterario del ‘900 italiano, la Calabria a guardare non ci poteva  proprio restare!!! Ed allora dopo le furiose domande e risposte accese dal quotidiano della Calabria su una ragione che vide un consenso corale della Calabria tutta, arriva la risoluzione alla vicenda inquietante che gettava lo scrittore calabrese in un angolo di vita senza decoro, spogliandolo di ogni orgoglio e rivestendolo ora piu’ che mai di pietosa umilta’. Cosi’ dopo lo status di deficienza economica in cui Saverio Strati dopo una  vita dedicata alla terra e alla scrittura, si trova a vivere, arriva uno spiraglio e proprio su di lui si riaccendono i riflettori, illuminando una ad una le pagine dei suoi libri ridando voce ai Parenti, a Tibi e Tascia e le loro fantasie e a quel piccolo Strati partito semplice uomo e diventato uomo scrittore. Accade allora che e’ proprio chi capeggia sul podio a voler riaccendere i riflettori sullo scrittore, infatti il Consiglio dei Ministri riconosce l’applicazione della legge Bacchelli a Saverio Strati grande luminare calabrese nel mondo. Cio’, altro non poteva che far trasparire l’immensa commozione dello scrittore , che dopo essersi accorto che la Calabria di lui se ne era dimenticato da tempo, ora si accorge e ne palpa con mano la realta’ che la Calabria si risveglia e dopo il lapsus della memoria perduta, riaccende su di lui un faro, rieleggendolo “Fior di Calabria” e rileggendo le sue saporitissime pagine , presentando come conto un’immensa riconoscenza alla sua grande sapienza letteraria. Cosi’ accade, che si comincia a scavare tra quelli che potrebbero essere stati considerati per tanto e da tanti, simulacri oramai impolverati , portando luce alle menti e alle piccole librerie casalinghe della gente comune che ripone il racconto di Strati prima nel cuore e poi sulle piu’ pregiate mensole, pronta a sfogliare alla prima occasione pagine ridotte alla quotidianita’ della vita legata ad un Sud dalle difficili corde.

Ed piccola poetessa , cosi’ mi si definisce , e scrittrice del sud , sconosciuta ed esiliata con onore e orgoglio in questo fondo di terra, a Saverio Strati sento di dovergli grande riconoscenza per la sua grandezza di scrittore calabrese che ha reso onore all’Italia intera portando luce nei salotti letterari italiani…..ed ora porta luce alla mia mente facendomi assaporare seppur tra la semplicita’ delle mie pagine la bellezza di uno scrivere vero tanto quanto figlio di una terra nella quale io ancora vivo e dalla quale come “Tibi”, non smettero’ mai di sognare…….

Ed ora? Un solo augurio a Saverio Strati : che gli editori forse sordi fino ad ora, abbiano voglia di ridare voce allo scrittore nascosto caricando di inchiostro quella penna in disuso …. Di cui i lettori  aspettano a leggerne gli incisi. Ed altro non mi resta che dire:      

Ad maiora Saverio Strati

 

Giusy Staropoli

LA LEGGE BACCHELLI A SAVERIO STRATIultima modifica: 2010-02-26T13:29:00+01:00da giusystar99
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