Nuova commissione scientifica per studiare gli inediti di Saverio Strati

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da: http://www.larivieraonline.com/nuova-commissione-scientifica-studiare-gli-inediti-di-saverio-strati

Pregevole l’iniziativa del presidente del consiglio regionale Nicola Irto: una commissione scientifica per valutare gli inediti di Saverio Strati.

Una politica che forma un comitato con nomi certamente di grande spessore culturale; personalità per le quali ammetto di nutrire profonda stima per l’operato, la professionalità e l’ingegno.

Ma è come se mancasse il lievito madre. Qualcosa di sfuggito. E nel caso “Strati”, il lievito madre, a parte i già selezionati, uomini e donne di grande intelletto, lo fanno i nomi di tanti, che lo scrittore lo hanno profondamente assaporato; decisamente conosciuto per mezzo di uno studio pregno di sottigliezze e attento dell’opera che lo compone. E questi, sono i nomi di coloro che di Strati e per Strati ne hanno fatto e ne fanno ragioni regionali; coloro che Strati lo hanno promosso prima in quel che era il suo centro del mondo: Sant’Agata del Bianco e di riflesso in tutta la Calabria, in Italia e come giusto che fosse nel mondo. Nomi di coloro che pur non essendo solo scrittori, laureati, o membri di commissione, si sono spesi per l’opera e nell’opera, per l’epopea e nell’epopea; per Strati e in Strati.

Nomi come: Giuseppe Strangio (sindaco di Sant’Agata del Bianco) che con la sua amministrazione da diversi anni, si prodiga con zelo e caparbietà, perché Saverio Strati riconquisti la sua terra promessa come uomo e come scrittore, divenendo inoltre capofila di una serie di iniziative promosse dentro e fuori il paese natio dello scrittore, dove casa Strati diviene “centro studi” e ove gli inediti potrebbero essere approfonditi, studiati ed elaborati; Luigi M. Lombardi Satriani, il cui studio su Strati e sulla Calabria, quali immagini massime del Meridione d’Italia, ha lo stesso carisma antropologico dello scrittore, dell’intellettuale e dell’uomo; Domenico Talia, che di Strati ne conosce tutti i fitti passi percorsi in quel di Sant’Agata fin su la collina di Cola e anche fuori; Vincenzo Stranieri, che ha sempre penetrato con profonda osservanza la figura di Strati nell’epopea che come uomo e scrittore, lo stesso ha vissuto; Vito Teti, che oggi rappresenta uno degli studiosi più eccelsi e di spicco del Meridione, letterato simbolo dell’Università della Calabria; Giuseppe Neri, critico di eccezionale spessore che di Strati curò diversi aspetti; Walter Pedullà, che di Strati visse gli esordi e l’amicizia sincera di universitari allievi di Giacomo Debenedetti; Palma Comandè, la cui conoscenza diretta dello scrittore, viene continuamente spesa a favore della cultura territoriale collettiva. Nomi tra i quali, altri inserirebbero anche il mio, ma ai posteri l’ardua sentenza.

Serie di nomi, ai quali v’è doveroso aggiungere qualche membro della famiglia (figlio e/o nipoti) che meglio di altri potrebbe contribuire a delineare il profilo umano dello scrittore. E poi ancora: Leonardo Alario, studioso di tradizioni popolari, conoscitore e amico di Strati, autore anche di un importante volume: “La narrativa di Saverio Strati”. E Piero Pananti (ammesso ne sia d’accordo). Tra i più grandi amici fiorentini di Strati, e suo editore in diverse pregiate pubblicazioni.

Nomi noti, alcuni dei quali sono parte di una commissione scientifica già esistente, fortemente dall’assessorato alla cultura della precedente amministrazione regionale, volta alla cura e allo studio dell’opera di Saverio Strati, e il cui obiettivo era ed è quello di rieditarne l’opera stessa e conseguenzialmente riuscire a reperire, studiare e pubblicare gli inediti. 5000 pagine scritte, alle quali S. Strati accenna nella sua lettera di richiesta della legge Bacchelli.

Gente che in quel di Sant’Agata si incontra, si confronta, studia e omaggia Strati.

Studiosi e ”appartenenze” di spessore che vengono sostituiti, quando invece la commissione tecnico-scientifica, poteva essere rafforzata e dunque anche ampliata. Invece viene rinnovata completamente. Scelta che sono certa il mio amato maestro Strati, non avrebbe approvato.

“Dodici mesi per i lavori del comitato, determinando la partecipazioni agli incontri a titolo gratuito e stabilendo il rimborso per i partecipanti per le spese di viaggio e soggiorno, «debitamente documentate, facendone gravare gli oneri derivanti dal presente provvedimento sul capitolo 6 art. 2 sub 493 del bilancio del Consiglio regionale», entro l’importo massimo complessivo di 20mila euro.”

I miei viaggi e i mie soggiorni a Sant’Agata non hanno mai avuto rimborsi; il mio viaggio a Scandicci neppure; la mia corrispondenza con casa Strati non è mai stata messa tra le spese da recuperare; il mio lavoro di diffusione dell’opera stratiana non percepisce assegni; le mie telefonate alle più case editrici non vengono conteggiate; Le mie giornate passate “piacevolmente” a studiare, leggere, comprendere e capire Strati, neppure. Il tempo impiegato nel riuscire, insieme ad altri, a rieditare le opere dello scrittore non ha un prezziario; la gioia di riuscire un giorno a pubblicare i suoi inediti nessun costo.

E nulla mi costa dire che Saverio Strati non può valere il tempo di dodici mesi al costo complessivo di 20.000€.

Ma dato l’obiettivo comune: riaccendere i riflettori su Saverio Strati perché si legga e si rilegga lo scrittore di sant’Agata, non mi resta che augurare alla commissione, a nome mio e dei calabresi sopra citati, un buon lavoro.

“[…]La Calabria, o meglio lo spirito della gente di Calabria è dentro le mie cose come il cuore dentro il petto di un uomo[…]” (Saverio Strati)

 Giusy Staropoli Calafati

(poetessa e scrittrice)

 

Nuova commissione scientifica per studiare gli inediti di Saverio Stratiultima modifica: 2016-01-27T16:21:37+01:00da giusystar99
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