AL MAESTRO FRANCESCO MAZZE’ CANTORE DELLA POESIA DIALETTALE CALABRESE

E’ facile mormorare a questo mondo . Chiacchierare in ogni lingua …. Ma solo in una .. in una lingua sola si puo’ fare poesia.

E’ la lingua de cuore , la lingua che porta la voce e la da’ alla parola. Sia essa in lingua sia essa nell’estremita’ di un dialetto popolare.

 Ebbene, quando la lingua si stringe diventa, una bellissima popolana, in grado di dare un senso assai forte alle emozioni, alle interpretazioni e alle sensazioni stesse. Questo faceva il grande maestro Francesco Mazze’. Traduceva nella lingua del popolo i suoni impercettibili del cuore e aveva una musica per ogni parola.

Ma chi e’ Francesco Mazze’?

 E’ il maestro di tanti, il poeta di tutti. Un calabrese che dalle alture di San Nicola Da Crissa recita il dialetto della sua gente. E mette in rima parole “calabrisi”.

E’ l’esempio della poverta’ della parola che nella ricchezza del cuore prende forma, si agghinda, presenzia e fa’ spettacolo. E’ la maestrìa d’essere miseramente conciatore di parole sopra di un foglio.    E’ Lui lo era..

Era il conciatore della parola dialettale sui fogli bianchi che a contatto con la sua penna prendevano colore.

“Conobbi il maestro Mazze’ lo scorso anno nel mese di Dicembre  a Pizzo in occasione di un salotto letterario dove in discussione era la poesia in vernacolo. Mi fece immediatamente, senza esserci mai visti, una dedica su di un libro.

 Poi non l’ho piu’ rivisto.

Verso Aprile ricevo una sua epistola, dentro conteneva un testo a me dedicato scritto nella sua lingua popolare. Allora non ho potuto che rispondere con i miei piu’ vivi ringraziamenti.

 Allego alla mia epistola un mio libro pubblicato nel 2008 , ringraziandolo immensamente per le sue parole di affetto e stima.

Verso Giugno mi giunge una sua seconda epistola, questa volta scritta in lingua italiana. E conclude con una sua richiesta: Chiamami Zio…

Rispondo alla sua seconda epistola con una lettera che per motivi di tempo conservo in una mia borsa da dover spedire il giorno dopo. Ecco, quel giorno non e’ mai arrivato, perche’ il maestro Ciccio Mazze’ ad Agosto 2010, muore nella sua San Nicola e io non ne so’ niente.

A dicembre 2010 appuntamento per il solito salotto letterario a Pizzo in onore della sua memoria.

Quella sera ho dovuto strappare la mia epistola che ancora conservavo nella mia borsa”

Avevo perso uno zio….. quello della mia poesia carissima….. quella dialettale

Al Maestro e amico Francesco Mazze’ la mia piu’ grande riconoscenza.

Addio poeta della poesia…..cantore della popolarita’ della parola

P.S. per saperne di piu’ sulla sua poesia: http://www.sannicoladacrissa.com/francescomazz%C3%A8.htm

Giusy